BANCA DI ROMA
1 MARCHI e restyling nel tempo
L’attuale “Banca di Roma”, presente nella realtà creditizia e finanziaria fin dal 1539, è una delle tre banche di interesse nazionale ed esplica la sua attività sul territorio italiano e nel mondo. Dalla fusione delle tre più antiche banche della capitale, “Cassa di Risparmio di Roma”, “Banco di Santo Spirito” e “Banco di Roma” nacque nel 1992 la “Banca di Roma”. Il “Banco di Santo Spirito” fu fondato nel 1605 da Papa Paolo V Borghese; agli inizi del Novecento questo istituto possedeva un sigillo raffigurante, evidentemente, la colomba simbolo dello Spirito Santo mentre negli anni Settanta un marchio che raffigurava le lettere dell’acronimo sui libri mastro visti di lato. La “Cassa di Risparmio di Roma” fu istituita dalle migliori famiglie dell’aristocrazia romana nel 1836; agli inizi del Novecento era dotata di un sigillo con la lupa capitolina e l’alveare con le api, segno di operosità; poi, agli inizi degli anni Settanta, comparve un marchio con le lettere composte da elementi modulari.
Nel 1937, alla “Cassa di Risparmio di Roma” fu incorporato il “Monte di Pietà di Roma”, creato nel 1539 da Papa Paolo III; quest’ultimo era rappresentato dal simbolo della Pietà raffigurante il Cristo seduto sopra il sepolcro. Il “Banco di Roma” fu costituito nel 1880 a forte propensione internazionale e fu la prima banca italiana ad aprire filiali nelle piazze estere, in particolare nelle ex colonie italiane. Nei primi anni del secolo il marchio raffigurava le due lettere con il tipico intreccio dello stile liberty; a partire dagli anni Venti, sulle pagine pubblicitarie e sulle facciate delle banche compariva la lupa con Romolo e Remo.
Nel 1971 ci fu l’accordo di collaborazione operativa “Europartners” sottoscritto con la Commerzbank e il Crédit Lyonnais a cui, nel 1973, aderì anche il Banco Hispano Americano; in quella data fu realizzato il cosiddetto marchio dei quattro venti composto da elementi vettoriali che, coprendo l’arco di un semicerchio, convogliavano lo sguardo verso un punto centrale.
La neonata banca nel 1992 ha confermato i colori ed il lettering del “Banco di Roma” sostituendo la sola lettera “A” ed ha utilizzato il marchio del “Banco di Santo Spirito” con opportune modifiche per visualizzare le iniziali “BdR”.
Nel 2002 la Banca di Roma si fonde con il gruppo Bipop Carire per dare vita al gruppo Capitalia con sede a Roma. Il marchio Capitalia fu disegnato nel 2003 da Inarea: un quadrato rosso amaranto tagliato da una curva a forma di C; questo simbolo affiancava tutti i logotìpi delle banche del gruppo, così come per la Banca di Roma.
Nel 2007 la Banca di Roma entra nel gruppo Unicredit; il marchio del gruppo fu concepito nel 1998 da Interbrand e riproduceva un cerchio rosso con il numero 1 all’interno. Nel 2003 questo marchio fu sottoposto ad un restyling: il cerchio rosso divenne una sfera acquisendo tridimensionalità e, all’interno, il numero 1 come una freccia lanciata verso l’alto a destra, simbolo percepito di crescita e forza dinamica. Anche il lettering fu studiato appositamente per le denominazioni del gruppo UniCredit in modo da rendere più distintivo il marchio e trasmettere l’unitarietà. Per tali cambiamenti nel 2008 anche il marchio della Banca di Roma ha subìto tale adeguamento.