L’Enel, acronimo di “Ente Nazionale per l’Energia Elettrica”, nacque nel 1963 come ente pubblico frutto della nazionalizzazione di un migliaio di aziende operanti nel settore dell’energia elettrica e con il compito di assicurare una disponibilità di energia elettrica adeguata alle esigenze dello sviluppo economico del Paese. Il primo marchio presentava l’acronimo composto in maiuscolo con lettere graziate ed imponenti, inserite in una cornice arrotondata.
All’inizio degli anni Ottanta fu sostituito dal marchio con la saetta. Nel 1991 l’Enel, analogamente ad altri enti di proprietà dello Stato, fu trasformata in società per azioni interamente posseduta dal Ministero del Tesoro, come primo passo verso la privatizzazione. La denominazione fu modificata in “Enel SpA” e furono costituite società separate per lo svolgimento delle attività in settori affini assumendo funzioni di indirizzo e coordinamento. Il marchio era composto in Futura extra bold maiuscolo, imponente ma statico ed impersonale.
Nel 1997, quando ci fu la piena privatizzazione, si pensò a cambiare il marchio, segno del rinnovamento e delle nuove prospettive di sviluppo. Fu indetto un concorso ristretto e la scelta definitiva cadde sulla proposta di Maurizio Minoggio, progettista del marchio di Unimark, ed avvenne sulla base della straordinaria corrispondenza tra il segno e la pluralità di valenze richieste sul piano simbolico ed evocativo. Infatti si è preferito un marchio di tipo pittogrammatico che si avvalesse di una simbologia primaria e familiare: il sole, l’albero, la raggiera e l’albero con le radici. La sintesi di questi simboli ha generato un marchio originale, dalle linee morbide; qualcuno ravvisa una lampadina al centro dell’albero, prodotta da un’illusione ottica. I colori, l’arancio ed il blu, completano l’idea che l’Enel intende dare: energia e vitalità nuove. Per il logotipo si è scelto il Frutiger capitalizzato, leggermente modificato otticamente per ottenere una migliore percezione complessiva.
Per adattare l’immagine di Enel ai cambiamenti in corso all’interno del gruppo e alla rapida evoluzione del settore energetico, nel 2016 cambia la sua corporate identity. L’imponente lavoro di rebranding è stato affidato al direttore della comunicazione Ryan O’Keeffe che si è assicurato l’aiuto dell’agenzia Wolff Olins; il progetto del nuovo logotipo riflette l’esigenza di ampliare l’offerta di energia con la filosofia “Open Power” incarnando la natura innovativa, sostenibile, multidimensionale e “digital” dell’azienda. In particolare la sua forma è creata dai cursori luminosi che informano il “look and feel” della corporate identity per creare l’emozione della luce. Rappresentano anche il punto di avvio di una scia colorata di energia che, con il suo movimento, disegna le forme delle lettere.