FERROVIE DELLO STATO

1 MARCHI e restyling nel tempo

La storia delle Ferrovie dello Stato deve retrodatarsi al 1839, nell’allora regno delle due Sicilie, quando fu inaugurata la linea che congiungeva le due dimore reali di Napoli e Portici (Napoli). I monarchi degli altri stati italiani non vollero essere da meno e così furono costruiti, a servizio esclusivo dei reali, altri tronchi ferroviari nello Stato Lombardo Veneto, nel Granducato di Toscana, nel Piemonte, nello Stato Pontificio. Nel 1860, alla vigilia dell’unificazione nazionale, la rete ferroviaria era di circa duemila chilometri. Nel 1905 si costituì l’azienda statale con la nazionalizzazione delle tre reti ferroviarie private allora esistenti; nel 1924 confluì nel Ministero delle Comunicazioni per divenire, poi, nel 1944 una direzione generale del Ministero dei Trasporti.

Il primo marchio del 1907 era costituito dalle lettere “FS” intrecciate tanto da rispecchiare lo stile liberty del tempo. Diverse furono, in assenza di regole vincolanti, le riproduzioni a mò di fregio sugli orologi da taschino, sui cappelli e sui tessuti delle tendine.

Nel 1920 fece la comparsa il marchio con la ruota ferrata e le ali; nel 1922 l’intreccio delle lettere divenne più lineare e, nel 1929, presentò l’effetto rilievo. Nel 1930 furono riproposte le ali con il monogramma formato dalle due lettere. Con la Repubblica nel 1946 la ruota alata sostituì la corona reale sui fregi delle divise del personale ed anche il marchio si trasformò.

A partire dal 1961 sul muso delle locomotive apparirono diversi marchi; la maggior parte presentava, oltre alle lettere, delle linee per simboleggiare le ali, il movimento. Alla fine degli anni Sessanta comparve un marchio ovale con le due lettere inclinate.

Nel 1971 il marchio si modernizzò inquadrandosi in un rassicurante e familiare “schermo televisivo”. Poi, diventò più dinamico: la “mandorla” obliqua che lo racchiudeva, suggeriva l’idea del movimento; questo marchio fu disegnato nel 1983 dai grafici interni del dipartimento di Firenze.

Nel 1992 l’Ente è diventato una società per azioni: il cambiamento del marchio era inevitabile. Si voleva creare intorno all’azienda un’immagine più professionale e meno artigianale, più imprenditoriale e meno statale. Il nuovo segno grafico, disegnato nel 1995 dalla Xmpr International di Londra, è definito da un rombo inclinato che richiama inconsciamente la sigla FS precedente ma si presenta in maniera più positiva e dinamica. All’interno di questo rombo si trovano due elementi distintivi: l’orizzonte e la traccia. L’incrocio fra questi due elementi crea una rappresentazione della lettera “F” come riferimento alla prima parte dell’acronimo istituzionale mentre il lato destro dell’elemento crea in negativo la forma della “S” che completa l’acronimo. I colori del nuovo marchio sono il verde, simbolo di responsabilità, affidabilità, competenza ed equilibrio; il blu, simbolo di professionalità, efficienza ed impegno; l’azzurro, simbolo di trasparenza e onestà dell’organizzazione.

Nel 2000 Area Strategic ha apportato alcune modifiche, in relazione ad un riformulazione di tutta l’identità visiva: l’arrotondamento dell’elemento blu in alto a sinistra e la riduzione dell’inclinazione.

Nel 2007 le Ferrovie dello Stato, attraverso il loro sito web, annunciano la volontà di adottare un nuovo marchio, e chiedono ai visitatori online di partecipare ad un sondaggio, dove si chiede di scegliere quale sia stato il marchio più apprezzato nella storia delle ferrovie: il prescelto risultò essere l’ultimo del 2000 e così, nel 2008, il gruppo interno di comunicazione FS presenta al pubblico il nuovo progetto: nel simbolo la lettera S è stata resa più curvosa e accentuata mentre il verde preesistente, assieme alla sostituzione del rosso al posto del blu e dell’azzurro, garantisce la giusta percezione del nostro tricolore. In più, dopo un’assemblea straordinaria del gruppo FS, nel 2011 è stato aggiunto l’aggettivo “Italiane” alla ragione sociale originaria, visibile anche nel marchio.