La storia aziendale cominciò nel 1911 a Biella, famoso distretto del tessile, da Giovanni Fila assieme ai suoi 11 figli. L’azienda assunse prima il nome di “Maglificio Biellese” (da cui una linea di prodotti denominata “Maby”) e poi “Fratelli Fila”; l’attività iniziale era legata alla tessitura e alla filatura cardata della lana. Nel 1926 decise di produrre la prima linea di intimo e maglieria per uomo, donna e bambino. Fino alla Seconda guerra mondiale l’azienda si espanse sul territorio nazionale per i tessuti di alta qualità; negli anni Cinquanta la fabbrica divenne un gigante manifatturiero specializzato nella progettazione di biancheria intima. Il primo marchio “Fratelli Fila” era costituito dalla scritta composta su una riga e, in assenza di regole grafiche, appariva sia in maiuscolo che in corsivo.

Nel 1950 apparve il marchio costituito dal logotipo la cui iniziale “F” si prolunga al centro del globo terrestre con il pay off “industrie laniere”. Agli inizi degli anni Settanta l’azienda ampliò la gamma dei prodotti includendo indumenti per lo sport cominciando dal tennis con magliette e pantaloncini in cotone che, per linee e colori, si discostarono subito da quelli tradizionali sempre rigorosamente bianchi.

Sull’onda del successo internazionale, l’azienda incaricò nel 1973 il grafico Sergio Privitera per il nuovo marchio, definito “F-box”: in un riquadro blu la lettera “F” rossa e blu con il relativo logotipo con le lettere realizzate in modo coordinato; il rosso era simbolo di vitalità, aggressività e rigore mentre il blu di fedeltà e affidabilità. Con questo marchio dai tratti semplici e immediati, nella seconda metà degli anni Settanta cominciarono le sponsorizzazioni nell’ambito sportivo, specialmente nel tennis, e Fila cominciò a vestire gli atleti più famosi di quegli anni come Giullermo Vilas e Adriano Panatta; nel 1974 Fila diventò lo sponsor ufficiale del tennista svedese Björn Borg raggiungendo l’apice del successo. Poi ci fu l’esordio nello sci attraverso la collaborazione con il campione svedese Ingemar Stenmark ma anche, negli anni seguenti, con gli italiani Alberto Tomba e Deborah Compagnoni. Nel 1978 Fila accompagnò Reinhold Messner nella storica impresa della scalata dell’Everest senza ossigeno; si lanciò nel 1999 anche in iniziative pionieristiche come la sponsorizzazione del velista Giovanni Soldini nel giro del mondo in solitaria.

Fila si era espansa in troppe categorie di prodotto e non era abbastanza grande per competere, nel mercato delle scarpe sportive, con i giganti americani; nel tempo la frammentazione della proprietà Fila ha indebolito l’identità del marchio con conseguente perdita della vision originaria. Dal 2007 è posseduta dal gruppo “Fila Korea” con sede a Seul; la comunicazione visiva è affidata al solo logotipo. Nel 2010 nasce la “Fondazione Fila Museum” con lo scopo principale di promuovere, diffondere e far conoscere il valore e la storia del marchio biellese, dalle proprie origini locali fino alla sua notorietà mondiale nell’ambito dell’abbigliamento e delle calzature sportive. Il 2021 è l’anno di inusuali collaborazioni grazie ad operazioni di co-marketing con Coca Cola o Fendi.