Nel 1933 l’ungherese Francesco Illy, assieme a Roberto Hausbrandt quale socio paritetico, l’azienda per il commercio di cacao e di caffè “Caffè e Cioccolato Illy & Hausbrandt”; nel 1935 introdusse sul mercato una macchina automatica per l’espresso che sostituì quella ad aria compressa per il vapore e sviluppò anche sistemi per la conservazione sottovuoto del caffè. Il primo marchio fu disegnato nel 1934 da Xanti Schawinsky, il grafico che collaborò con lo studio Boggeri e che disegnò nello stesso periodo il logotipo Olivetti.
Nel 1966, in sintonia con lo sviluppo dell’azienda e con il rafforzamento dell’immagine, si pensò al restyling del marchio con l’intervento di Carlo Mangani che isolò il logotipo in un quadrato rosso e introdusse il disegno di due tazzine di caffè viste dall’alto, utilizzate già dal 1960 come insegna nei bar che offrivano questo caffè; il logotipo veniva anche utilizzato da solo.
Nel 1985 il marchio fu oggetto di un’ulteriore operazione di restyling che lo rese ancora più essenziale e di facile lettura; da notare il tutto minuscolo.
Nel 1992 Illy intraprese l’idea di commissionare a famosi designers la decorazione delle tazzine dell’espresso; in questo modo la nuova missione aziendale trasformò l’azione quotidiana del fare un espresso nell’arte dell’espresso e scelse di esprimere se stessa attraverso il mondo dell’arte. Nel 1996 l’azienda decise di adeguare la sua identità all’evoluzione che stava perseguendo; per il restyling del marchio fu utilizzata la scritta Illy tratta da un’opera di uno dei padri della pop art, James Rosenquist, dedicata proprio all’azienda triestina.