La squadra dell’Inter nacque nel 1908 da una scissione dal “Milan Cricket and Football Club” perché un gruppo di soci era in aperto dissenso con gli orientamenti della dirigenza del Milan; la divergenza di opinioni derivava dalla volontà dei soci dissidenti di accettare anche giocatori stranieri residenti a Milano, appunto “internazionali”. Nella denominazione della società, “Milano” avrebbe dovuto essere l’appellativo principale; tuttavia si scoprì ben presto che la compresenza della squadra “Milano” e della rivale “Milan” avrebbe potuto dar adito a confusione e fu stabilito che la squadra dovesse chiamarsi con il nome programmatico per il quale fu creata e cioè “Internazionale”.

Il primo marchio del 1908 fu disegnato dal pittore Giorgio Muggiani, tra i fondatori del sodalizio: un monogramma, ispirato ai club inglesi, dal gusto liberty. Per le magliette, accanto al nero, egli scelse il colore blu perché, in contrapposizione al rosso del Milan, era l’altro colore delle matite rosso/blu, usate all’epoca per il bozzetto. In particolare tale marchio circolare recava le lettere “FCIM” intrecciate tra loro, in bianco su fondo oro; il tutto circondato da due cerchi concentrici neroazzurri. Per le imposizioni del regime fascista, nel 1925 il nome “Internazionale” diventò “Ambrosiana”; così anche lo stemma e la maglietta subirono delle modificazioni radicali. Lo stemma, ancora di forma tondeggiante, riportava al centro il fascio littorio in campo blu; a sinistra, lo scudo con l’immagine del biscione visconteo e, a destra, lo scudo rossocrociato di Milano. Anche la divisa ufficiale divenne bianca rossocrociata e segnata dal fascio littorio.

Nel 1929 un marchio totalmente diverso: ancora tondeggiante con al centro un rombo a strisce nerazzurre ai cui lati, in campo bianco, comparivano le lettere A ed S mentre in basso, a tutta larghezza, una banda nera con il nome “Ambrosiana” in oro. Nel 1932, grazie alla volontà dei tifosi che sugli spalti non smettevano di urlare “Inter”, diventerà “Ambrosiana-Inter”; anche lo stemma cambiò con un rombo a strisce nerazzurre, al centro un pallone dell’epoca e tutt’intorno una cornice blu con le scritte “Associaz. Sportiva Ambrosiana Inter”.

Con la fine della guerra, nel 1945 la società torna ad essere solo “Inter” e il marchio tornò verso la tradizione: la stessa forma tondeggiante con le lettere intrecciate, adesso in campo bianco. Poi nel 1960 un nuovo cambio radicale, del tutto fuori dalla tradizione: scudetto diviso a metà con strisce nerazzurre a sinistra mentre a destra il biscione e un pallone sormontato dall’anno di fondazione. Nella parte superiore dello scudo c’era un piccolo triangolo con le quattro lettere della denominazione. Nel 1962 altro cambio di stemma: un ovale a strisce nerazzurre recante al centro il biscione dorato e, in alto, una banda nera con la scritta “Inter“, sormontata dalle lettere “FC“ dorate in campo blu.

Nel 1963 si ritornò allo stemma originario con la sola aggiunta di un cerchio dorato tra quello nero e quello azzurro. Nel 1979 fece la comparsa uno scudetto con due strisce nerazzurre trasversali su cui viveva un biscione bianco non più nella classica posizione attorcigliata con l’omino in bocca ma dai lineamenti più simpatici e raffigurato in transito; in alto a sinistra c’era la stella che simboleggiava la conquista di 10 scudetti. Questo stemma cominciò a comparire anche sulle divise di gara.

Nel 1989 si ritornò allo stemma del 1963, più piccolo e sormontato da una grossa stella; nel 1998, in occasione del centenario, fu proposto un nuovo stemma con altri centri concentrici al cui interno vivevano la scritta “Inter” e la data di fondazione; la stella non era più posizionata in alto ma accanto alle lettere.

Nel 2007 un altro restyling con la stella che fuoriesce dallo stemma e la denominazione ufficiale in corsivo calligrafico. Nel 2014 un ulteriore restyling dello stemma, affidato all’agenzia Leftloft: una semplificazione compositiva con una rivisitazione delle quattro lettere ed una riduzione dei cerchi concentrici; ma soprattutto sembra che tutte le proporzioni siano state riequilibrate per migliorarne la leggibilità e la riproduzione su diversi supporti. La denominazione della società non sarà più scritta con corsivi calligrafici ma con un font appositamente disegnato. Quello che spicca sicuramente di più è la sparizione dallo stemma della stella che, tuttavia, comparirà solo sulle magliette.

Nel 2021 viene adottato un marchio che esalta i valori fondanti del Club e rafforza il legame con la città di Milano; è più essenziale e moderno pur conservando la struttura tradizionale di quello disegnato nel 1908 da Giorgio Muggiani. Questa intenzione è l’espressione della volontà della proprietà di rilanciare il brand nerazzurro in una visione globale per affermarsi come icona culturale oltre che sportiva. La realizzazione del marchio è stata affidata al team internazionale “Bureau Borsche” di Monaco di Baviera. Nel marchio prevale il nero e il blu su cui sono raffigurate lettere stilizzate bianche; l’evoluzione minimal si concretizza nella scomparsa delle lettere “F” e “C” e nella centralità delle lettere “I” e “M” (”Inter Milano” è il nome con il quale è conosciuta la squadra all’estero). Le due lettere “I” e “M” suggeriscono, nella comunicazione pubblicitaria, l’espressione inglese “I’m” (“io sono”) come riferimento al legame tra club e tifoso. Nella nuova identità visiva è stato progettato anche il font della scritta INTER.