MAX HUBER
4 MARCHI dei progettisti italiani
Nel 1945 inizia la collaborazione con la casa editrice Einaudi da cui riceve l’incarico di curare tutta la grafica. Diventa, poi, insegnante di lettering e grafica alla scuola “La Rinascita”, esperienza didattica che si ripeterà negli anni successiva in altre scuole milanesi (all’Umanitaria e alla Scuola Politecnica di Design). Nel 1948 studia la grafica della nuova testata economico-finanziaria 24 Ore.
Con Achille Castiglioni e Erberto Carboni progetta importanti allestimenti (Rai, Eni, Montecatini) e varie mostre della radio. La sua attività lo porta a distinguersi anche nel campo editoriale collaborando con importanti aziende quali Olivetti, Esselunga, Feltrinelli, Istituto Geografico De Agostini. Disegna il marchio per Nava, Murano, Esselunga, Coin e “La Rinascente”; per quest’ultima, assieme a Sambonet e Munari, cura la sua comunicazione.
È stato socio dell’AGI, Alliance Graphique Internationale. Nel 2005 viene inaugurato a Chiasso il “Max” (Museo Max Huber) che raccoglie l’eredità del professionista ed è diretto dalla vedova, la giapponese Aoi Kono.