“Società anonima Magazzini Standard” era il primo nome che la famiglia Monzino diede, nel 1931, all’attività commerciale aperta a Torino. Poichè “standard” era un vocabolo inglese, il regime fascista impose alla catena il nome “Standa”; era altresì l’acronimo di “Società tutti articoli necessari dell’arredamento e abbigliamento” dove venivano venduti articoli ad un prezzo unico.

Nel dopoguerra la società iniziò un intenso piano di sviluppo con l’apertura di numerosi punti vendita che la portò ad espandersi in tutto il territorio nazionale; nel 1958, prima in Italia fra le grandi imprese commerciali, introdusse nei propri magazzini i carrelli per la spesa ed il settore alimentare con vendita self-service. In quell’anno fu disegnato il primo marchio che presentava le lettere maiuscole con aspetto imponente.

Nel 1973 ci fu l’acquisizione da parte della Montedison e, così, il logotìpo finì col presentare il caratteristico lettering con il marchio della capogruppo (cfr. Edison).

Nel 1988 venne acquisita dal gruppo Fininvest e, pertanto, acquisì l’identità di gruppo con la presenza del biscione; in seguito, appariva il solo logotìpo.

Nel 1996 ha presentato al mercato un nuovo marchio; l’operazione di restyling, condotta da Landor Associates, ha portato alla nascita di un marchio più morbido e di nuove insegne per le diverse tipologie di vendita. La continuità con il passato doveva assicurarsi anche se il lettering del marchio aveva bisogno di essere trasformato in qualcosa di meno industriale. Il nuovo nome “La Standa” ricorda infatti il linguaggio semplice e colloquiale che si utilizza in famiglia. Novità anche nei prodotti a marchio Standa contraddistinti da una doppia foglia verde così da evocare nel consumatore il concetto di natura e genuinità.

Nel 2017 l’azienda cambia marchio e, per la prima volta, nella sua identità compare un segno grafico, cioè la lettera “S” rossa all’interno di un cerchio rosso e arancione. In evidenza anche il logotipo con la capitalizzazione delle lettere iniziali e finali.